Principi contabili

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Principi contabili

L’articolo 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformano la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati.

Si richiama, in particolare, l’attenzione sul principio contabile generale della competenza finanziaria, che costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni).

Sia il D.Lgs. 91/2011 concernente le altre amministrazioni pubbliche sia il D.Lgs. 118/2011 prevedono la sperimentazione di una nuova configurazione del principio della competenza finanziaria, cd. “potenziata”, secondo la quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate, sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l’obbligazione sorge ma con l’imputazione all’esercizio nel quale esse vengono a scadenza.

In considerazione dei positivi risultati della sperimentazione, gli enti territoriali adottano a regime il principio della competenza potenziata a decorrere dal 1° gennaio 2015.
La corretta applicazione di tale principio consente di:

  • conoscere i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche;
  • evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti;
  • rafforzare la programmazione di bilancio;
  • favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni;
  • avvicinare la competenza finanziaria a quella economica.

I principi contabili applicati sono norme tecniche di dettaglio, di specificazione e interpretazione delle norme contabili e dei principi generali che svolgono una funzione di completamento del sistema generale e favoriscono comportamenti uniformi e corretti.